1n-L’ Eremo eretto da St Bruno 1091 o chiesa di Santa Maria del Bosco. Calabria.

 Nel 1091 Brunone, insieme ad alcuni compagni,  stabilendosi  in una località chiamata Torre territorio di proprietà del Conte Ruggero, in un altopiano delle Serre della Calabria, riprese la vita eremitica.

                   Solitudine nell’eremo: «porto ben riparato».   

5Il conte Ruggero incontrò San Brunone e  assieme fondarono il primo monastero certosino in Italia, in un rapporto “divisi” per formazione, scelte e prospettive, l’uno indaffarato nel più agitato ufficio di  Marta  e l’altro attratto dal silenzioso ufficio di Maria.       http://www.omceovv.it/storia_normanni/normanni/studi_Catalogo.htm

L’ Eremo eretto da St Bruno, oggi Santuario di Santa Maria del bosco.

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L’Eremo era una certosa primitiva che aveva una pianta a croce greca con tre navate e pilastri binati con cupola,  un’ aula singola di chiesa da dimensioni molto modeste realizzata in legno. Nel 1094, st. Bruno costruiva in pietra il primo convento in Calabria – Italia.

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San Bruno nel 1090, era arrivato nell’alta valle del fiume Ancinale, nelle vicinanze di Spadola piccolo paese della Calabria, ne seguì il corso verso una sorgente che si perdeva in un dedalo di piccole valli, di burroni e dirupi, dietro la radura di Santa Maria. Proprio in questa radura,  vi era una piccola grotta e San Bruno si rallegrò d’aver trovato il luogo ideale per una fondazione monastica. Egli cominciò, quindi, ad organizzare i gruppi ed a fissare la loro rispettiva dimora: i padri, nella conca e radura del bosco (Eremo di Santa Maria, dove ancora oggi nel 2012 riposano i primi fratelli certosini).

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Nel 1783 la chiesa rimase distrutta da un violento sisma, ad oggi rimane di quella struttura solo la facciata.   La riedificazione si ebbe solo nel 1900.

L’edificio dei primi del novecento è in forme neogotiche.ce5e2-dsc01249eebb-dsc01257

Nel 1500, da parte dei monaci certosini bruniani o brunoniani che indossavano una tunica bianca,  iniziarono i lavori per una nuova chiesa.

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Del chiostro, davanti la chiesa rimangono dei ruderi.

Il dormitorio e la grotta, luogo di preghiera e di penitenza di st. Bruno che, dalle leggende e racconti, si cibasse  di un solo lupino ( seme del Lupinus albus)  al giorno.

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Nelle vicinanze della Chiesa di Santa Maria del Bosco e del romitorio vi si trova il laghetto di san Bruno inginocchiato nelle acque. Serra San Bruno  (VV) Calabria.

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Anicec 2013 di Gerardo Madonna

 “Familiare quel tranquillo ascolto del cuore che lascia entrare Dio da tutte le porte e da tutte le vie.”   (Statuti 4.2)

Cella nel romitorio di Santa Maria del Bosco. In un eremo con una  struttura che garantiva agli eremiti Certosini una solitudine il più possibile completa assicurandogli le necessità primarie. Qui il monaco trascorreva da solo gran parte della giornata, per tutta la vita.

San Bruno nel dormitorio (loc.Santa Maria del bosco)La Solitudine vissuta a tre livelli: separazione dal mondo, custodia della cella e solitudine interiore, o del cuore. 

Esempio di san Bruno,  portare in noi l’impronta del Cristo crocifisso e risorto.

La statua di san Bruno (protettore degli indemoniati) inginocchiato nel lago.

Lago di penitenza di San Bruno, tutto è stato contornato di lumini votivi, suggestività del luogo, sacro e mistico in una notte fresca di maggio.  http://pescainromagna.forumfree.it/?t=48521481

L’uomo di preghiera e l’uomo d’azione, furono impegnati quindi nell’edificazione del monastero calabrese. San Bruno, che giungeva in Calabria provenendo direttamente dagli ambienti della corte papale, suscitava, per il grande “fascino” della sua figura, la speciale attenzione de Conte Ruggero.

Anche alcune leggende, insistentemente tramandate dalla tradizione agiografica, stabiliscono una stretta relazione tra Ruggero I e Bruno di Colonia, al punto che il reciproco aiuto in frangenti difficili e la solidarietà spirituale in momenti importanti sembra caratterizzare in modo particolare la relazione tra i due. In base alla prima di queste leggende sarebbe dovuta alla scoperta di San Bruno in preghiera tra i boschi delle Serre fatta dai cani del Gran Conte, durante una battuta di caccia, l’origine della fondazione della chiesa di S. Maria della Torre, essendosi il conte mosso a prodigalità per le dure condizioni di vita degli eremiti.

http://www.omceovv.it/storia_normanni/normanni/ceravolo.htm

San Bruno nominato arcivescovo di Reggio Calabria, rinunziava ad essere arcivescovo e otteneva il permesso di vivere  in solitudine.  Si ritirò in un eremo vicino il golfo di Squillace. E qui, trovò modo di pregare in una grotta. Per molti secoli la figura del santo rimase avvolta dal silenzio e dall’oblio.Brunone morì il 6 ottobre 1101  e fu seppellito nella spelonca dove trascorse la sua vita di preghiera e di penitenza.

 http://www.omceovv.it/storia_normanni/normanni/ceravolo.htm

anicec  2013 di  Gerardo Madonna

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